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Toner per stampante: 5 cose da sapere prima di acquistarne uno !!!

Una volta la vita era semplice: avevi una stampante da quattro soldi che usavi per stampare tre, quattro documenti l’anno. Poi hai iniziato a lavorare, hai aperto la tua attività, la stampate scassata degli inizi è stata sostituita da un modello più performante. Hai cominciato a comprare i toner, e di tanto in tanto ti chiedi se sia giusto buttarli nell’indifferenziata.

Ti dico subito di no. Non è giusto buttarli nell’indifferenziata. Anzi, stai commettendo un bel reato, ambientale e amministrativo. Ma magari non lo sapevi, e quindi sei parzialmente assolto. Per evitare di fare altre scemenze del genere, però, ti elenco cinque cose che ogni professionista e partita IVA deve sapere prima di acquistare un toner per stampante.

Stai comprando un rifiuto speciale. Regolati di conseguenza

Prima cosa: un toner per stampante è un rifiuto speciale. Lo dice il Testo Unico Ambientale, conosciuto anche come D. lgs 152/2006, il riferimento principe per questo tipo di temi.

Il piccolo particolare in questione cambia tutta la gestione del toner una volta che questo si esaurisce. In sostanza, ti dice che non puoi buttare i consumabili per la stampa come ti viene, magari nel saccone dell’umido. Se sei un professionista o una partita IVA, devi seguire precise procedure per lo smaltimento. Procedure che coinvolgono l’apporto di un partner qualificato che va a sbrigare tutte le varie incombenze burocratiche.

Ah, gli obblighi ti seguono anche quando torni a casa. I privati, infatti, devono portare i toner presso l’isola ecologica più vicina, o nei negozi autorizzati.

Potresti aver acquistato un rifiuto pericoloso: come lo capisci?

Il rifiuto pericoloso, come suggerisce il nome, è un qualcosa che va gestito con le molle. Però non è detto che tutti i toner rientrino in questa categoria. Come lo capisci? Ti devi affidare al famoso codice CER, un numerino che identifica con precisione il tipo di rifiuto. Quando compri un consumabile per la stampa, ti ritrovi davanti a una soluzione del genere:

  • 08 03 17*: toner per la stampa esauriti contenenti sostanze pericolose
  • 03 03 18: toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui alla voce 08 03 17

Le definizioni sono prese direttamente dal Testo Unico Ambientale, e ti fanno capire sostanzialmente che sono due i tipi di toner per stampante che puoi acquistare. Quelli con sostanze pericolose e quelli “normali”. In entrambi i casi, capisci con quale tipo di rifiuto stai avendo a che fare consultando le informazioni riportate sulla confezione, o sulla documentazione del prodotto.

Quello che conta è che capisci che stai avendo a che fare con un aggeggio che può dare problemi alla salute se impiegato nel modo sbagliato.

Se non impieghi tanti toner in azienda, usa gli ecobox

Lo smaltimento toner riguarda soprattutto le grandi aziende che stampano fogli a ripetizione e utilizzano le fotocopiatrici 24 ore su 24. Ma anche le piccole imprese e i professionisti devono avere a che fare con questo tipo di scocciature.

Se usi pochi toner, è evidente che non puoi chiamare la ditta adibita allo smaltimento ogni volta che ne termini uno. Una possibile soluzione, allora, è data dagli ecobox. Nel concreto, si tratta di scatoloni dove puoi riporre i toner esausti. Attenzione, però: sei tenuto a svuotare i box almeno una volta l’anno. Quindi non puoi fare il furbo, accumulando cartucce e consumabili per anni come se niente fosse.

Se vuoi saperne di più, leggi l’articolo dedicato agli ecobox di qualche tempo fa.

Rassegnati: avrai a che fare con un sacco di burocrazia

Potresti avere capito che nel momento in cui acquisti un toner per stampante, la tua sanità mentale è messa in serio pericolo. Oltre alle norme che differenziano rifiuti speciali e pericolosi, e i vari metodi pensati per lo smaltimento, ci si mette pure la burocrazia.

È importante, però, approfondire anche questi aspetti. Perché tutto il processo di smaltimento prevede la produzione di documenti di diverso tipo, e se questi mancano sono cavoli amari.

Tra gli altri, devi ricordarti sostanzialmente di due sigle: FIR e MUD. Il primo, acronimo di Formulario Identificativo del Rifiuto, viene rilasciato dalla società scelta per lo smaltimento. A te devono consegnare la quarta copia, quella che attesta il corretto conferimento dei consumabili presso l’impianto autorizzato. Il MUD, Modello Unico di Dichiarazione ambientale, ti serve invece per tenere traccia degli spostamenti dei rifiuti. Questo va presentato alla Camera di Commercio locale ogni anno, di solito entro fine aprile (salvo proroghe).

Non vuoi problemi e seccature? Contatta Mister Toner!

Le cose importanti da conoscere prima di comprare un toner per stampante, come hai visto, sono tante. E più ne sai, più ti viene voglia di metterti le mani nei capelli, lo posso comprendere benissimo. La buona notizia, però, è che non sei completamente da solo nella lotta contro i consumabili per la stampa. Aziende e professionisti dell’area di Bari, ad esempio, sanno che da oltre 10 anni possono rivolgersi ai servizi di Grupponotoria srl .

Siamo vicini alle realtà imprenditoriali della nostra città con servizi di noleggio stampanti, fornitura di carta, assistenza informatica e – non ti sbagli – smaltimento toner. Se vuoi maggiori informazioni, scrivici pure a info@grupponotoria.it . Così potrai acquistare toner con più chiarezza, e concentrarti solo sulla tua attività.

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