Il mercato dei toner non è estraneo a quello che succede nel mondo. E questa è una bella sfiga, specie in periodi veramente complicati come quello che stiamo vivendo. Tra i numerosi problemi che spuntano fuori come funghi, ora ci si è messo anche quello della scarsità dei chip. Dici tu, e che mi importa visto che la stampante l’ho già comprata?
Il problema riguarda i toner delle stampanti laser, non tanto gli apparecchi, ecco perché ti riguarda. Continua a leggere e ti spiego perché da questa magagna può nascere però una opportunità per aziende e professionisti.
Come capire quando finiscono i toner per stampante laser? Un bel problema
La storia è di qualche giorno fa ed è stata riportata su diversi siti, tra i quali AppleInsider. In parole povere, Canon è vittima di una inaspettata carenza di semiconduttori. Dico inaspettata perché questo problema fino a ora ha riguardato soprattutto settori come quello degli apparecchi audiovisivi e dell’informatica. Invece, anche il mondo della stampa si ritrova ora con questo pasticcio.
L’assenza di semiconduttori ha costretto Canon a vendere i suoi toner senza quelli che l’azienda definisce “misure di protezione dalla duplicazione”. I chip, però, provvedevano pure a diverse altre funzioni essenziali, come l’indicazione della quantità di toner ancora presente nella cartuccia.
Un bel grattacapo a cui la compagnia ha dedicato una pagina del suo sito dove spiega un po’ tutta la situazione. Ho tradotto al volo le prime righe:
“A causa della carenza globale di semiconduttori, Canon sta avendo difficoltà a reperire le componenti elettroniche utilizzate nei nostri consumabili per la stampa e le nostre multifunzioni […] Questa assenza non va a impattare negativamente sui livelli di stampa ma alcune funzioni ausiliari, come la possibilità di identificare i livelli di toner, potrebbero risentirne.”
Ovviamente si tratta di un problema che potrebbe rientrare in un lasso di tempo piuttosto ridotto. Immaginando però che non sia così, quali potrebbero essere le conseguenze a lungo termine?
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Se non conosco il consumo dei toner per stampante laser, che succede?
La prima lezione che si ricava da questa situazione è che alla fine non è poi un gran dramma. Certo, la rilevazione dei livelli di toner aiuta a premurarsi, a capire che è il momento di avere a portata di mano un nuovo toner perché quello che si sta usando è quasi alla frutta. Ma è pure vero che molto spesso questi sistemi di rilevamento vanno molto sul sicuro, segnalando che un consumabile sta terminando quando ancora manca un bel po’ alla sua fine.
E per quanto riguarda lo smaltimento? In prima battuta, la mancanza di chip nei toner può portare a un processo di smaltimento se possibile più snello, visto che ci si deve preoccupare di una componente in meno da trattare. Dal lato del cliente, però, è anche vero che non sapere quando finisce la cartuccia fa stare sempre sul chi va là. La soluzione migliore, allora, può essere affidarsi agli Eco-box, che danno modo di accumulare un po’ di toner per poi smaltirli nella maniera corretta. Se non sai di cosa sto parlando, puoi leggere questo articolo per capirci di più.
Questa soluzione può andare bene per i professionisti e le piccole imprese, e in generale per le realtà che si trovano a gestire numeri bassi di toner. Per le grandi imprese, però, la situazione potrebbe complicarsi di molto. Soprattutto perché non si sa quando questo scenario durerà, e soprattutto quanti produttori coinvolgerà. Sembra molto strano che solo Canon abbia di questi problemi, tanto per dire.
Nel caso tutto questo pasticcio dovesse continuare, sarà interessante capire come evolverà il mercato dei toner per stampanti laser. Perché se le aziende non avranno più modo di intervenire con misure per evitare il riuso delle cartucce, si arriverà necessariamente a nuove soluzioni. Il riutilizzo, allora, potrebbe essere la chiave, in un’ottica che premierebbe anche le aziende più virtuose e attente all’ambiente. Vedremo.
Come smaltire i toner della stampante laser?
Carenza di chip o meno, la situazione per le aziende non cambia. Se si impiegano toner per stampanti o multifunzione, si deve comunque procedere al corretto smaltimento dei consumabili. Ne ho parlato diffusamente in tanti articoli, ma te ne segnalo due che dovresti tenere sempre a portata di mano: uno sulla normativa per i professionisti, l’altro sullo smaltimento toner in generale.
La situazione, come ti ho detto, non cambia. Una volta che il toner finisce, anche se hai la stampante a noleggio, sei tu (professionista) a doverti prendere carico dello smaltimento. E se pensi di fare il furbo, di sfangarla con metodi loschi, la brutta notizia è che prima o poi ti beccano, e allora sono dolori.
La mancanza di chip potrebbe portare le aziende produttrici a proporre nuovi metodi di protezione delle cartucce, metodi che potrebbero favorire il riuso e il riciclo. Ecco perché lo smaltimento diventa un tema sempre più di attualità. Affinché ciò accada, però, c’è bisogno che sia i produttori, sia gli utilizzatori (aziende e partite IVA) lo capiscano. Non è una cosa così semplice, ma si può sempre sperare.
Professionista, fermati! Smaltisci cartucce e consumabili con Mister Toner
Se ormai da troppo tempo hai accatastato i toner esauriti in una stanza buia nel tuo ufficio nella speranza che possano dissolversi da soli, fermati e ascolta. Smaltire bene toner e consumabili nel pieno rispetto della legge non è solo possibile, ma è persino più facile di quello che pensi.
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