Negli ultimi tempi gli episodi di cronaca che riguardano l’inquinamento da toner si stanno moltiplicando sempre di più.
Le difficoltà economiche date dalla pandemia probabilmente spingono a percorrere strade illegali. Strade che all’inizio sembrano far risparmiare. E che inevitabilmente portano a finire sulle pagine dei giornali locali. Come nel caso dello studio medico di Roma di cui ti ho parlato qualche tempo fa, nel post dedicato al rapporto tra toner e raccolta differenziata.
Questa volta gli episodi che ho scovato ci portano a fare una riflessione diretta sul pericolo che i toner e le stampanti in genere possono rappresentare per l’ambiente. Si tratta dell’ennesimo avvertimento che la natura ci sta dando. Se continuiamo così, arriverà il giorno a cui agli avvisi seguiranno i fatti. E sono abbastanza sicuro che quel giorno non avremo di che essere contenti.
Tre nuovi episodi di inquinamento da cartucce
Sono addirittura tre i casi di cui posso parlarti questa volta. Avvenuti tutti a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, e per qualche motivo tutti in Umbria.
Il primo lo riporta Tuttoggi. In parole povere, qualcuno ha avuto la bella pensata di abbandonare i classici sacconi neri della spazzatura in due zone diverse nell’area di Umbertide. Due zone immerse nel verde, ovviamente. Nei sacconi – non ti sbagli – potevi trovare toner e stampanti usate. Il capolavoro qui sta nel fatto che la polvere delle cartucce è fuoriuscita, quindi il prato si è colorato di nero. Un colpo al cuore, una vista che fa veramente male:
Via col secondo caso. Nel comune di Magione, vicino alla discarica di Borgo Giglione, ecco altri sacconi ricchi e straricchi di pezzi di stampanti laser e fotocopiatrici. E poi consumabili per la stampa, toner e altre porcherie. La cosa spettacolare è che questo episodio è saltato fuori subito dopo un altro sversamento selvaggio di cartucce. Questa volta siamo a San Giovanni del Pantano, come riporta Perugiatoday.
I protagonisti anche in questo caso sono dei bei sacconi. I responsabili hanno avuto il gusto artistico di mollare tutto nei pressi di un sentiero che porta a una Tomba Etrusca. E pure in questo caso, ci sono state fuoriuscite di polvere e inchiostro.
Cosa succede se la polvere di toner entra nel terreno?
Quando la polvere finisce nel terreno e lo colora di nero non si tratta solo di un fatto estetico. Penso si possa intuire facilmente. Ho già avuto modo di spiegare che dentro i consumabili per stampanti e fotocopiatrici ci sono elementi che possono essere nocivi per la salute. Trovi l’elenco completo delle sostanze nell’articolo dedicato alla composizione dei toner.
E insomma, tra cadmio, carbonio e titanio non c’è da essere allegri. Queste sostanze incluse nelle cartucce sono dannose in tanti di quei modi che ti viene il mal di testa solo a pensarci. L’ho scritto nel post dedicato ai pericoli della polvere di toner. Tanto per farci qualche risata, inalare questi composti può peggiorare la tua salute con:
- Pruriti cronici;
- Irritazioni della pelle;
- Ingrossamento della lingua;
- Battito cardiaco accelerato;
- Dermatiti.
E ovviamente non c’è bisogno di inalare in maniera diretta polveri e sostanze nocive per venirne a contatto. Sai che succede se i toner filtrano nel terreno? Facciamo un esempio:
- Metti che vicino a quei prati dove sono stati buttati i consumabili ci sono campi coltivati;
- Metti che le sostanze dei toner riescono a filtrare fino alle colture;
- Metti che le verdure o la frutta accumulano al loro interno alcune di quelle sostanze nocive;
- Metti che poi vai al mercato, tutto contento di comprare frutta biologica;
- Metti che mangi polvere di toner.
Capisci cosa c’è in gioco qui? Non è un prato che si colora di nero – anche se è un’immagine forte, in effetti. È tutto un ecosistema in pericolo. E quindi anche la nostra vita.
E la normativa sul posizionamento stampanti che dice?
Un aspetto che forse non è facile da collegare a tutti questi fatti di cronaca riguarda la normativa sulla sicurezza in ufficio delle stampanti. Perché se un professionista non sa cosa fare con i toner, è logico che la soluzione più semplice è quella di chiuderli in un sacco e andarli a buttare.
La questione non è così complicata da spiegare. Lo faccio praticamente in ogni articolo, perché sento che è un dovere far comprendere come devono essere gestiti i toner. Poi certo, se uno non vuole capire, là siamo su un piano del tutto diverso.
Se uno sa come usare bene gli apparecchi per la stampa, magari arriva a razionalizzare i consumi. E se razionalizza i consumi, può consumare meno toner. E non ritrovarsi nella condizione di dover riempire sacconi della spazzatura e doversi comportare come un delinquente.
Perché – altra cosa che ricordo sempre – se ti beccano a smaltire male i toner sono guai. Del tipo da € 2.600 e € 93.000 di guai, a seconda dei casi.
Come evitare l’inquinamento da toner? Affidati a un partner serio
Chiedere assistenza per la gestione dei toner e dei consumabili per la stampante non è un peccato mortale. Ogni azienda lo può e lo deve fare. Per evitare di finire sulle cronache locali, ma anche per essere completamente in regola con la legge. Anzi, deve essere un obbligo morale prima che legislativo.
Per la gestione di prodotti per la stampa, quindi, devi affidarti a un partner serio. Come noi di Mister Toner, che nell’area di Bari aiutiamo imprese e professionisti da oltre 10 anni.
Per richieste e informazioni, Contattaci tramite i nostri contatti: l’indirizzo email commerciale@mistertoner.it o il numero di telefono 080 967 07 41.