Il riciclo delle cartucce delle stampanti non deve essere per forza una cosa noiosa, brutta e cattiva. Tutt’altro: se interpretata nel verso giusto, può portare a migliorare l’ambiente che ci circonda. Per fare questo, lo capisco bene, non è possibile contare solo sulle buone intenzioni delle persone, o sulla loro buona volontà.
Siamo pigri, ammettiamolo: pur di evitare di informarci, e di spendere cinque minuti a leggere qualche pagina web, preferiamo fregarcene. E pazienza se finiamo per buttare i toner nell’umido, che sarà mai. Facendo così, però, stiamo inquinando il pianeta, rendendolo un luogo che sarà molto difficile da abitare per le future generazioni.
Per spingere le persone a fare delle cose buone, allora, alle volte c’è bisogno di un piccolo incentivo. E negli Stati Uniti, dove di iniziative commerciali se ne intendono, l’hanno capito già da un bel pezzo.
Una nuova idea per il riciclo delle cartucce delle stampanti
Le nuove idee, quando si parla di riciclo delle cartucce delle stampanti, a volte latitano. Ma di sicuro non in America. A questo proposito ti riporto questo articolo di Newsweek, se sai leggere in inglese. E se non lo sai fare, ti spiego io tutto.
Il 15 novembre 2019 si è svolto l’America Recycles Day, un giorno in cui tutta la nazione è stata chiamata a produrre meno rifiuti e a riciclare, o riutilizzare, gli oggetti normalmente destinati alla discarica. Per spingere la gente a partecipare, diverse aziende hanno messo in atto delle promozioni speciali. La catena di negozi Staples, ad esempio, ha offerto fino a uno sconto di 30 dollari per gli oggetti riciclati nei propri negozi, e fino a 50 dollari se si sceglieva di “rottamare” la vecchia stampante con un modello nuovo e più efficiente.
Ma non finiva qui: se ci si recava in un Apple store qualsiasi, si poteva portare un prodotto che non si usava più (un vecchio iPod, ad esempio) e si riceveva una gift card del valore dell’oggetto restituito. La catena di cosmetici MAC dava in omaggio un lucidalabbra se si portavano indietro sei confezioni di prodotti usati, e via dicendo.
Capisci cosa intendo con “dare un piccolo incentivo”? È ovvio che se la gente si rende conto che riciclare conviene, perché si riceve qualcosa in cambio, la situazione può migliorare rapidamente. E lo so, in teoria non ci sarebbe bisogno di queste iniziative, perché riciclando si riceve già qualcosa in cambio, cioè un pianeta più pulito. Ma l’impatto delle proprie azioni sull’ambiente sono sfuggenti, non si vedono subito, anzi spesso non si vedono per niente. Per questo iniziative come quella che ti ho descritto possono fare la differenza.
E ci sono anche toner e stampanti, ovviamente
Leggendo l’articolo di cui ti sto parlando, l’occhio mi è ovviamente caduto sulla lista dei prodotti coinvolti. E non si scappa: tra gli altri, era possibile riciclare fotocopiatrici, fax, stampanti, scanner e multifunzione.
Ovviamente, portando i toner presso i rifornitori ufficiali si potevano ottenere sconti esclusivi, sia sull’acquisto di nuovi consumabili di stampanti che su nuovi apparecchi. Insomma, il riciclo delle cartucce delle stampanti targato Stati Uniti funziona, perché dando incentivi alle persone si riesce a farle agire. Certo, si è trattato di un’iniziativa estemporanea, ma quello che conta è l’idea: se le persone capiscono che trattare bene toner e cartucce è un buon affare, lo inizieranno a fare. Altrimenti, si avrà a che fare ancora con gente che butta i sacchi di spazzatura per i prati, e partite IVA che cercano di farla franca e si beccano denunce per trattamento illecito dei rifiuti.
Che risultati si sono ottenuti con questa iniziativa?
Tutto bello, però uno potrebbe dire: un’iniziativa del genere è stata fatta tanto per fare, oppure aveva delle basi concrete? E qui allora devo indicarti un altro articolo in inglese, questa volta della EPA (l’Agenzia per la Protezione Ambientale): leggilo qui. Questi signori hanno fatto qualche calcolo, e stabilito che il riciclo – di toner ma non solo – ha degli effetti piuttosto positivi sull’economia degli Stati Uniti. In un singolo anno, le attività di riciclo e riutilizzo dei rifiuti ha portato a:
- quasi 760mila posti di lavoro in più
- 36,6 miliardi di dollari di stipendi pagati
- 6,7 miliardi di dollari di imposte
Tradotto in termini ancora più pratici, significa che per 10.000 tonnellate di materiali riciclate, si creano 16 posti di lavoro, corrispondenti a 760mila dollari di stipendi pagati.
È una cosa meravigliosa, non trovi? Ecco cosa fanno lo smaltimento e il riciclo virtuoso di cartucce, toner, stampanti, apparecchi tecnologici e altro:
- Contribuisce a creare un ambiente più pulito
- Crea nuovi posti di lavoro
- Con più posti di lavoro, si pagano più tasse
- Con più tasse pagate, lo stato ha più risorse
- Se lo stato ha più risorse, le può utilizzare per migliorare i servizi
- Se migliorano i servizi, stiamo tutti quanti meglio
Pensiamo alla situazione italiana, in particolare al recupero di toner in Emilia Romagna, che ho analizzato in un articolo precedente. Gran parte delle tonnellate di rifiuti speciali vengono recuperate, ma ce ne sono altre che ancora vengono semplicemente sprecate.
Ecco, l’esempio americano ci fa capire che se si riesce a non sprecare alcun rifiuto – toner e cartucce in primis – si può migliorare l’ambiente, ottenere nuovi posti di lavoro e stare tutti meglio. A me pare un ottimo affare.
Scegli Mister Toner per il riciclo di cartucce delle stampanti a Bari
La buona notizia è che non hai bisogno di andare per forza negli Stati Uniti per avere incentivi al riciclo di cartucce per stampanti. Se abiti nella zona di Bari, basta rivolgerti a Mister Toner. Da oltre dieci anni siamo attivi in tutto il territorio barese nella vendita di consumabili per stampanti, oltre che nel loro riciclo.
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