La polvere di toner è molto pericolosa. Ma la gente non lo sa. Oppure lo sa e non gliene importa niente. È una cosa che mi fa mettere le mani nei capelli ogni volta che ci penso. Uno dice: “Vabbè sì, i toner sono dannosi, ma alla fine sono solo pezzi di plastica con un po’ di inchiostro dentro”. Forti di questa bella convinzione ogni giorno decine, centinaia, migliaia di persone continuano a buttare cartucce e consumabili per stampanti un po’ dove cavolo gli capita.
E queste persone pensano di essere veramente furbe, perché tanto un pezzo di plastica in più, uno in meno, che differenza può fare. Qui casca l’asino. Perché i toner non sono solo pezzi di plastica, ma al loro interno hanno anche questa bella polverina che se la inali non è che una cosa tanto buona. Allora uno dice: “Basta che non apro i toner, non è che mi metto a spippettare polveri a caso.” E anche questa è una grandissima cavolata, perché… perché ogni singolo toner è un rifiuto speciale, e le sue componenti sono fonti di pericolo. Grande pericolo. Adesso ti spiego meglio.
Pericolo delle polveri di toner n.1: il carbone nero
Una delle belle, belle cose contenute nelle polveri di toner è il carbone nero. L’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro lo classifica come un agente cancerogeno di tipo 2B. Queste componenti corrispondono a “polveri possibilmente cancerogene per l’uomo”. Ovviamente durante l’utilizzo quotidiano di cartucce e consumabili non c’è problema. Solo che i toner, in determinate condizioni, si rompono. Magari perché sono stati lasciati per tanto tempo in un prato, buttati come capita. E qui iniziano i problemi.
L’inalazione e anche il semplice contatto con il carbone nero possono portare a conseguenze simpatiche del tipo:
- Mal di testa
- Irritazioni agli occhi
- Prurito cronico
- Irritazioni della pelle
- Ingrossamento della lingua
Una meraviglia, non c’è che dire.
Rischio chimico della polvere di toner n.2: il monossido di carbonio
Secondo il London Hazards Center, i toner impiegati nelle fotocopiatrici possono emettere monossido di carbonio. Il motivo è semplice: l’utilizzo prolungato delle stampanti genera surriscaldamento, e il surriscaldamento fa evaporare le polveri di toner. Se si lavora in un ambiente poco ventilato, il rischio è notevole. Il monossido di carbonio, ricordiamolo perché non fa mai male, porta con sé effetti collaterali molto piacevoli come:
- Mal di testa
- Sonnolenza
- Battito cardiaco accelerato
Come rimediare? Non è difficile: apri bene le finestre quando usi la stampante per tanto tempo. Questa può sembrare una scemenza, ma è solo da relativamente poco che si è iniziato a capire che lavorare in un ambiente ventilato può evitare numerosi rischi legati alle polveri di toner. Questo studio australiano, ad esempio, identifica le componenti interne delle cartucce come una “minaccia significativa per la salute”. A me pare una cosa importante da sapere, tu che dici?
Cose brutte legate alle cartucce per stampanti n.3: l’ozono
Non bastano il carbone nero e il monossido di carbonio: le fotocopiatrici che utilizzano toner emettono alti livelli di ozono durante le fasi di funzionamento più intenso. Il discorso è molto simile a quello fatto per il monossido di carbonio. È importante mantenere ventilate le aree in cui si stampa, in modo da evitare la concentrazione proprio di ozono e altre sostanze pericolose. Se non lo fai, i rischi cui vai incontro sono:
- Mal di testa
- Nausea
- Dermatiti da contatto
- Severe irritazioni a gola, occhi e polmoni
Non ti sto dicendo che non devi stampare, o che devi avere paura delle cartucce: devi solo fare un po’ di attenzione. Non è un dramma, su.
Possibili danni dei consumabili per stampanti n.4: il calore
Fare brutta figura è una cosa spiacevole, no? Allora ascolta questo consiglio: non toccare con le mani (o qualsiasi altra parte del corpo) le cartucce appena dopo averle utilizzate. La polvere di toner, infatti, si scalda molto rapidamente quando impiegata dalle stampanti laser, e tutto questo può portare a bruciature anche piuttosto importanti. Non ti sto dicendo che devi usare mascherine e guanti ogni volta che ti avvicini a un multifunzione. Però devi stare attento, perché una disattenzione può avere effetti decisamente fastidiosi.
Se provi, che ne so, a sostituire un toner subito dopo aver stampato un gran numero di fogli, rischi di bruciarti seriamente. Le buone pratiche di utilizzo prevedono di aspettare almeno un’ora, o quantomeno un tempo adeguato, prima di poter armeggiare con i toner dopo averli utilizzati. Intanto che aspetti, puoi riflettere su come smaltirli nel modo più corretto. Sennò poi magari finisci con una bella denuncia. O se non sai come sostituirli, potresti pensare a un bel contratto di noleggio stampante tutto compreso, così saranno tecnici specializzati a doversi occupare dei tuoi toner.
L’unico beneficio delle polveri di toner: lo smaltimento a norma di legge
Hai visto quante cose brutte possono succedere se le polveri di toner vengono lasciate libere nell’ambiente? Forse inizi a capire perché buttare come capita cartucce e consumabili è un danno per te, l’ambiente e il mondo intero. Comprendere la pericolosità del contenuto delle cartucce, però, porta con sé un grande beneficio. Seguimi nel ragionamento:
- Se uno capisce bene le minacce cui va incontro, di norma è portato a cercare di evitarle
- Le minacce dei toner possono essere evitate effettuando uno smaltimento a norma di legge
- Mister Toner effettua servizi certificati di ritiro e smaltimento di toner
- Mister Toner può darti una mano a sbarazzarti dei pericoli delle polveri di toner
Mi pare che il ragionamento non faccia una piega, perciò inizia a contattare Mister Toner e a studiare la soluzione più vicina alle tue esigenze. Non dovrai più preoccuparti di carbone nero, ozono o altre sostanze chimiche pericolose.
Un bell’affare, no?