Oggi per parlare di toner esausti la voglio prendere un po’ alla larga. Del tipo, immagina un tizio che guarda il TG e sente di Greta Thunberg, degli scioperi di Fridays for Future (se vuoi rinfrescarti le idee sull’argomento vedi qui https://tg24.sky.it/ambiente/2019/05/23/friday-for-future-sciopero-clima-24-maggio.html) e pensa: “Si, ammirevole per carità, ma tanto io che ci posso fare?”
Metti il caso che questo tizio è un professionista che ha una sua versione alternativa in un universo parallelo. Questa versione alternativa sta guardando lo stesso TG, alla stessa ora, nello stesso giorno. Sono uguali in tutto e per tutto. Tranne che in una cosa. Uno non smaltisce toner e cartucce, l’altro si. Per comodità, da ora in poi, li chiamerò professionista n.1 e professionista n.2. Ecco come vanno a finire le loro storie.
Caso 1: il professionista che non smaltisce bene i toner
Il nostro professionista n. 1 spegne la TV e torna al lavoro. Ogni giorno ha a che fare con la stampa di molti documenti, decidi tu per quale motivo. Forse sono pratiche legali, forse fatture, forse ricette mediche. Fai tu. Il punto è che, arrivato a un certo punto, la sua stampante inizia a non funzionare più, perché il toner è finito.
E qui inizia la magagna. Il nostro, infatti, ha sempre gestito il problema dei toner esausti in maniera “amichevole”. Questo significa che di solito prende i toner che non funzionano più, se li porta a casa, e poi quando deve buttare la spazzatura mette tutto insieme in un bel bustone e buonanotte. Fino ad ora non ha avuto alcun problema legale, nessuno è venuto a dirgli niente, perché dovrebbe cambiare le sue abitudini?
Caso 2: il professionista che smaltisce bene i toner
Torniamo indietro al professionista n. 2. Dopo mangiato spegne la TV e torna al lavoro. Anche lui ha a che fare con la stampa di tanti documenti. Anche lui, arrivato a un certo punto, deve fare i conti con una stampante che non vuole più saperne di funzionare. Esatto: il toner è finito.
In questo universo parallelo, però, le cose si fanno diversamente. Il nostro professionista n.2 non si lascia prendere dal panico, ma fa una sola cosa: alza il telefono, e compone un numero misterioso…
Caso 1: il professionista che non si cura dei toner esausti è nei guai
Saltiamo all’altro universo parallelo. È sera, il professionista n. 1 ha pronta la sua bella bustona della spazzatura con dentro i toner esausti. Prima di buttarla, però, si mangia. Accende la TV e vede parlare ancora di proteste per il clima e cose del genere. Gli viene in mente una cosa: “non è che i toner smaltiti come capita possono rovinare l’ambiente?”
Il professionista n. 1 sparecchia e scende a buttare la spazzatura. Visto che dalle sue parti fanno la differenziata, e lui non ne vuole saperne di mettersi a separare la plastica dalla carta, prende la macchina e va nel suo solito posticino, ai lati della provinciale, dove si sa che è possibile lasciare l’immondizia nei prati. Una volta tornato a casa accende il computer e si mette a cercare informazioni sui danni che i toner esausti procurano all’ambiente. Scopre cose interessanti:
- I toner sono rifiuti speciali che presentano rischi per la salute, come spiegato in questo articolo (https://www.testo-unico-sicurezza.com/rischio-fotocopiatrici-stampanti-toner.html)
- I toner sono costituiti, tra le altre cose, da plastica e polverine piuttosto sottili. Quando queste polverine sono disperse nell’aria possono finire in mare, sottoterra, dove capita
- Se le polverine finiscono sottoterra, possono essere trasmesse a piante e fiori
- Se finiscono in acqua insieme alla plastica, possono essere ingerite da pesci, che poi possono essere mangiati da uccelli, che poi possono essere mangiati da animali più grandi. Animali che mangiamo anche noi
Il nostro professionista n.1 va a dormire un po’ preoccupato: forse il pesce che ha mangiato a cena aveva un po’ di plastica o toner dentro di sé? E non è che questo toner era uno di quelli che aveva buttato lui in tutti quegli anni?
Ma la cosa più interessante succede la mattina dopo: il nostro viene raggiunto da due agenti di polizia, che gli spiegano che sarà denunciato per abbandono e deposito incontrollato di rifiuti pericolosi. Perché? Perché la polizia, dopo alcune segnalazioni, aveva installato una telecamera nella zona dove il professionista n.1 e altri grandi pensatori erano soliti andare a buttare la spazzatura. Vedendo la targa della macchina erano risaliti a lui.
Ah, non pensare mi stia inventando di sana pianta questo episodio: le cronache locali ne sono piene, come in questo caso (https://www.palermotoday.it/cronaca/ventimiglia-foto-sindaco-rifiuti-abbandonati.html) o in quest’altro (http://www.ilgiornale.it/news/politica/getta-i-rifiuti-finestrino-sindaco-glieli-riporta-casa-1585839.html).
Caso 2: il professionista che si cura dei toner esausti è tranquillo
Mentre nel suo universo il professionista n.1 si ritrova con un paio di denunce e il dubbio di aver inquinato mare e terra per anni, nel suo bel mondo il professionista n. 2 sta cenando tranquillamente.
Certo, anche il suo pianeta è molto inquinato, ma lui sa di aver contribuito, nel suo piccolo, a renderlo più pulito. E lo sa perché ha letto che la raccolta dei toner esausti, se effettuata correttamente, consente di riutilizzare più dell’80% dei suoi componenti. Parliamo di plastica, alluminio, metallo: tutte cose che, se smaltite male, fanno danni enormi all’ambiente.
Qualche ora prima il professionista n.2 aveva chiamato la sua ditta di gestione toner di fiducia, con la quale ha stipulato un contratto di noleggio della stampante. Ecco quello che è successo quel pomeriggio:
- I responsabili della ditta sono arrivati prontamente e hanno sostituito i toner
- La ditta, rinomata per la raccolta di toner esausti, ha effettuato le operazioni necessarie nella piena legalità
- Nel giro di un’ora, tutto è stato sistemato
C’è chi dorme sonni tranquilli, e chi si prende una bella denuncia
Ecco la differenza tra smaltisce bene i consumabili per stampanti e chi no. Chi fa tutto a regola d’arte, affidandosi a professionisti seri, non ha alcun problema. Partecipa alla raccolta dei toner esausti nella totale trasparenza, con un costo minimo e la garanzia di contribuire a migliorare l’ambiente.
Chi pensa di poter fare il furbo, invece, rischia dal punto di vista legale. E non fa del male solo a lui, ma rompe le scatole anche a tutti quelli che gli stanno intorno, perché le polveri delle sue cartucce buttate a caso inquinano il mare e la terra, e possono finire nei cibi che mangiamo tutti noi.
Tu da che parte stai? Vuoi contribuire a migliorare l’ambiente e a fare il tutto nella massima legalità, o vuoi essere quello che rompe le scatole a tutti, si becca una denuncia e fa la figura del fesso?
Io dico che sai già cosa vuoi fare: se hai bisogno di aiuto, Mister Toner è qui per te. Siamo specializzati nella fornitura di soluzioni di smaltimento toner e noleggio di stampanti per professionisti e aziende.
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